Un mouse al ristorante

RatE questa volta non parlo del “mouse” del PC…

Questo week-end e’ venuto a trovarmi il MaxCere, e per sfoggiare la mia conoscenza di Amsterdam l’ho portato in un ristorante tipico olandese, rinomato e riportato su molte guide della citta’: Die Port Van Cleve, nei pressi di piazza Dam.
Un locale dove ero gia’ stato, con un bell’ambiente, cucina tipica e prezzi accessibili… l’unico problema e’ che, a differenza di molti altri ristoranti della citta’, qui non hanno un gatto.

E il risultato e’ stato presto evidente…. c’era un TOPOLINO che scorazzava tra i tavoli.

Pensate se vi succede una cosa simile in Italia.

Beh, qui i camerieri si sono limitati a dire: “ci spiace, non riusciamo a prenderlo” al che MaxCere ha suggerito “dovreste tenere un gatto” ma la risposta e’ stata “un gatto in un ristorante non e’ il massimo”…… MA MEGLIO DI UN TOPO.

Alla fine, abbiamo dovuto insistere per avere 5 miseri euri di sconto… dopo aver mangiato per 1 ora con l’ospite inaspettato che ogni tanto passava a trovarci.

Gli e’ andata bene che siamo gente alla buona, e che anche gli altri seduti ai tavoli non hanno fatto scenate, pero’ questo conferma la mia prima impressione: quanto ad igiene l’Italia e’ un passo avanti, anche come legislazione (impianti di ricircolo, bagni per disabili ad es.).

Va detto che qui ci sono moltissimi ristoranti ma di piccole dimensioni, il che rende difficile adeguare l’impiantistica, ma a parte questo d’ora in poi seguiro’ il consiglio di un collega:

“prima di entrare in un ristorante, controlla se hanno il gatto”

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Di Daniele

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